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I figli “Maestri” per un giorno

paperinoAnche quest'anno si è svolto in palestra il consueto appuntamento in cui i giovani e le giovani praticanti hanno fatto da "insegnanti" ai loro genitori. Un modo simpatico per coinvolgere le famiglie nella pratica sportiva dei propri figli e per capire in prima persona cosa si fa nel Dojo.

Lasciamo la parola ad alcuni genitori che hanno partecipato alla giornata e che hanno gentilmente scritto i loro commenti. Valgono più di tanti resoconti giornalistici! Grazie a tutti/e per la partecipazione!

Il primissimo incontro con Danilo non è stato proprio un "tripudio di enfasi": sguardo serio e risposte a monosillabi. Personalmente una sensazione positiva, ma tra me e me penso che Simone, con il carattere che si ritrova, non sarebbe voluto più tornare. E invece, quando esce, mi guarda e mi dice: "Questo maestro penso che mi piace mamma!" A distanza di tre anni pensiamo che come sempre i bambini non si sbagliano mai a sensazioni! L'aria che si respira in questa scuola è qualcosa di raro... il rispetto, la serenità, la professionalità sono di casa! Momenti come l'allenamento genitori/figli e la due giorni in palestra hanno un'importanza e un significato non indifferente, ti fanno capire che sì, il Judo sarà pure uno sport individuale, ma sicuramente per merito della competenza e della passione di Danilo questi bambini sono veramente un bel gruppo! E anche i genitori, che forse son più distanti rispetto ad altri sport (per fortuna aggiungerei!) sono coinvolti nelle attività nel modo giusto e senza interferire troppo in quell'equilibrio che Danilo crea con i suoi ragazzi. Insomma, noi siamo felici di aver scelto questa disciplina e soprattutto di aver scelto Danilo e il suo Jigoro Kano Firenze! Valentina, Marco e soprattutto Simone!

Il 6 Maggio 2017 ho trascorso un piacevole pomeriggio presso la vostra "Scuola". Avrei dovuto usare il termine "palestra" ma in questo caso ho ritenuto esatto usare la prima espressione, in quanto la tematica esposta nell'incontro in oggetto ha travalicato il concetto di "sport", almeno nella accezione errata e diffusa del termine. L'obiettivo, quindi, dell'atleta è stato individuato nel rendersi utili non solo per sé stessi, ma, soprattutto, in funzione del ruolo che ognuno di noi ha nella società di cui fa parte. Codesto Istituto si rivela essere scuola per la vita, dove si insegna che lo scopo di ognuno non è solo difendersi dall'aggressione ma per un concetto molto più nobile che richiama il fondamento latino "Mens sana in corpore sano". Ma i complimenti vanno soprattutto al modo scevro di pedanteria rilevato, nella quale spesso si scivola durante l'azione didattica. E' stato un perfetto quadro di pedagogia con intelligente cornice umoristica. Genitori ed atleti hanno vissuto un momento piacevole in "combattimenti" corpo a corpo dei quali le famiglie, oggi, hanno estremamente bisogno. Grazie. Osvaldo

Ho partecipato molto volentieri al Vostro allenamento Genitori/Figli, innanzi tutto per far divertire mia figlia, Vostra allieva, e in secondo luogo perché ero curiosa di conoscere più a fondo questa disciplina e di capire meglio cosa fa quando si allena in palestra. Devo dire che la cultura e la filosofia del Giappone mi hanno sempre affascinata, quindi le 2 ore trascorse a farmi strapazzare da Arianna sono state per me piacevoli….in fondo. Al termine dell’attività ho cominciato a riflettere su alcuni spunti da Lei offerti alla nostra riflessione ed ecco quindi in breve, il mio pensiero. La prima cosa che mi ha colpita è il rispetto e l’attenzione per l’altro, per l’avversario che si ha di fronte e sottolineo avversario e non nemico, a seguire mi è piaciuta molto l’idea di impegnarsi per raggiungere un bene e un miglioramento comune che va al di là dell’interesse personale, ma che sta diventando sempre più difficile nella società odierna, dove ogni giorno si assiste al prevalere dell’individualismo arrogante e sfrenato. Infine ho trovato molto interessanti le citazioni degli scritti del maestro fondatore Jigoro Kano, di cui ho letto alcuni aforismi molto utili anche per il mio lavoro. Mostrandoli in classe ad alcuni alunni ho avuto una piacevole sorpresa: i ragazzi erano attratti dalle idee che leggevano e questo mi ha convinta ancor più che le regole e il senso del dovere e del vivere comune sono quanto mai necessari quanto più ci si accorge che vengono sviliti e sottovalutati. Perciò grazie per quello che fa con i nostri ragazzi e per quanto possa valere l’incoraggiamento di una mamma per giunta insegnante, tenga duro!!! Alessandra, mamma di Arianna

Infine ecco le impressioni e il punto di vista, non di un genitore, ma di una "bambina" bella cresciuta che ha partecipato alla giornata: Genitori figli 2017

 

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