12° Stage del Maestro Katanishi

Sabato 7 e domenica 8 dicembre si è tenuta la dodicesima edizione dello stage condotto dal Maestro Hiroshi Katanishi, 7° Dan, organizzato dalla società Geesink Due di Modena, che si è svolto a Savignano sul Panaro.

La puntuale e ottima organizzazione dell'evento, per la quale va il consueto ma sempre sentito ringraziamento al Maestro Daniele Guerra e al suo staff, ha dato anche ai nostri atleti del Jigoro Kano Firenze la possibilità di sperimentare ancora una volta in prima persona una conoscenza del Judo di caratura difficilmente paragonabile.

Il Maestro Katanishi, infatti, è oramai una vera e propria "autorità" nel panorama del Judo internazionale e la sua interpretazione del Judo, fatto non di movimenti fine a sé stessi, ma come coordinazione e successione logica, è un esempio e una scuola dell'attuale visione della disciplina. Inoltre, la sua spiccata attitudine all'insegnamento ha fornito notevoli spunti di valore sia tecnico che didattico, sia per la lotta in piedi, che per la parte a terra.

Lo stage, come ha sottolineato lo stesso Maestro Katanishi, è stato caratterizzato da una vivace attenzione e collaborazione da parte di tutti i partecipanti, merito sicuramente dell'interessante lezione proposta dal Maestro.

All'evento hanno partecipato numerosi atleti della nostra Società, guidati dal Maestro Danilo Matteucci, con la collaborazione di Ivan Marco Annarella, Luca Petrini e Gianmarco Falsettini: Alfreducci Gianluca, Alvisi Alessandro, Belcari Chiara, Biondi Emma, Colucci Anna, Del Duca Pietro, Di Martino Filippo, Fontanelli Tiziano, Giovannoni Niccolò, Marrone Giulio, Morrocchesi Serena, Pali Martina, Piscopo Alessandro, Scarselli Filippo.

La nutrita e appassionata partecipazione dei nostri atleti a questo evento ha ancora una volta sottolineato il grande senso di "affiliazione" che ci contraddistingue e che è uno dei punti di forza della nostra Società.

Bravi ragazzi! Complimenti per la serietà e l'entusiasmo dimostrato!

E molti ringraziamenti anche a Franco Fontanelli per il consueto e prezioso ruolo di fotografo (amatoriale, ma volenteroso e soprattutto non retribuito!).